“LA MIA ESPERIENZA DA CELIACA”
Ringrazio l’Assessorato regionale all’Agricoltura per avermi invitata in questa giornata mondiale per la Sicurezza Alimentare 2006 che per me il problema è molto serio.
La mia Associazione sarà specifica per il controllo sull’alimentazione per le persone intolleranti al glutine che oggi ne sono tantissimi anche se molti non sanno di esserlo. Infatti, con l’associazione effettuerò corsi finalizzati all’informazione, formazione (ai medici e ai giovani che andranno nelle mense pubbliche per dare direttive su come preparare, impostare e confezionare gli alimenti per i celiaci) e prevenzione del Morbo Celiaco; l’obbiettivo è quello di far conoscere, sopratutto ai medici di base, il significato della parola “celiaca” cosa comporta esserlo, come bisogna conviverci le precauzioni alimentari per curarsi.
Ora vi racconto la mia esperienza personale:
“Venni via da Roma, a causa dell’inquinamento che non mi faceva più respirare, per gli scarichi dell’ossido di piombo provenienti dalle macchine, più tardi venni a conoscenza del perché…
Il 2 Gennaio 1999 mi recai dal mio medico di base per richiedere delle analisi che non effettuavo da tempo avendo ogni tre giorni nausea e vomito per circa 12/18 ore, poi ogni volta che deglutivo qualunque cosa tutto ricominciava …stavo sola in silenzio e al buio.
Il medico sottovalutò la situazione dicendomi che avevo un problema al trigemino; allora io lo invitai freddamente a prescrivermi le analisi o altrimenti lo avrei denunciato. Così si convinse e mi prescrisse le analisi. La prima volta risultò una semplice infezione alla gola, ma io non avevo dolore, con altri controlli risultò che ero diabetica.
Andai subito dai Cavalieri di Malta che mi proposero una terapia farmacologia che rifiutati per la mia intolleranza ai medicinali. Sentii, mentre stavo andando via, che mi definì una paranoica allora io mi girai, lo guardai e andai via senza dire nulla. Qualche mese dopo ritornai da lui con le analisi dove risultava il mio problema al Nikel +++ …il medico a quel punto mi chiese scusa.
Mi prescrissero una dieta ristretta, ma non funzionò in quanto continuavo ad avere forti bruciori allo stomaco e pancia. Il Nikel attacca all’iride e il cuore quindi dovevo stare molto attenta come e dove cucinare, quale pentole utilizzare, all’alimentazione che deve essere a basso contenuto di Nikel ma non solo anche al tipo di vestito, scarpe ed anche ai colori. E intanto lievitavo e la mia muscolatura era diventata di marmo e avevo la forza di un uomo. Mi sono armata di pazienza, l’ho presa con filosofia… Mi venivano in mente ricordi dell’infanzia e capivo. Mi dico, “ecco perché quando ero bambina non riuscivo a bere l’acqua se non avevo il limone”, che essendo acido citrico spariva l’effetto del Nikel.
A soli 32 anni ebbi un ischemia coronarica, allora mi dissero che avevo problemi di stress oggi attraverso la medicina nucleare è stata finalmente diagnosticata. Infine, continuando a stare male con lo stomaco, proseguendo in questo viaggio di accertamenti per capire cosa altro avevo scoprii di essere Celiaca. Allora era dichiarata malattia rara ma oggi riconosciuta come malattia sociale. In quel periodo ero disorientata, sbigottita, spiazzata, persa e disperata e non sapevo da dove iniziare.
Fortunatamente trovai un Professore che lavora al Policlinico Umberto I° che è riconosciuto dalla Comunità Europea e Regione Lazio per il Morbo Celiaco; insieme ai suoi assistenti ricercatori trovai un ambiente umano e gentile e disponibile all’ascolto pronti ad aiutare il celiaco. Mi invitarono di partecipare a dei corsi per avere informazioni idonee per l’alimentazione e tutti quei prodotti dove è presente il glutine. Nella mia dieta sono previsti solo 15 alimenti senza glutine e Nikel. Quì incontrai altre persone celiache con tante problematiche una diversa dall’altra ma tutti alla ricerca di una sana alimentazione.
Cinque anni fa era più difficile trovare prodotti sani oggi con l’agricoltura biologica è più semplici da reperire. Iniziai la dieta e dopo nove mesi cominciavo a stare meglio, così ripresi in mano la mia vita; intrapresi il volontariato e fare informazione nella zona dei Castelli Romani dove per loro era ancora un tabù. Pensai e proposi al Professore di svolgere una ricerca attraverso uno screening a campione a Lanuvio. Partecipò al bando di concorso nel 2004 e lo vinse nel 2005 e così iniziammo a programmare ed a Marzo 2006 iniziammo a svolgere i prelievi di sangue sui bambini e gli anziani dai 70 in poi. Sono a conoscenza che per la tutela della nostra alimentazione la comunità Europea i ricercatori specifici sul problema della celiachia hanno stipulato degli accordi per abbassare le percentuali di sostanze chimiche nei diserbanti e che dalle loro dichiarazioni andranno a sparire.
Questo per l’agricoltura sarà un passo avanti per riottenere una alimentazione più sana e pura; e che si ritorni presto alla vera vita di portatori sani avendo così una gioventù con un buon equilibrio psicofisico. La prevenzione alle malattie passa anche attraverso una sana alimentazione quindi grazie all’agricoltura biologica che rispetta gli equilibri della natura e utilizza dei prodotti non dannosi per la salute. Tutto ciò ovviamente porta anche un vantaggio economico alla spesa sanitaria.
Grazie alle istituzioni che sono molto sensibili e attente sulle tematiche dell’alimentazione e che mi hanno permesso di portare alla luce una problematica sempre più presente nella popolazione mondiale.